Oggi, per evadere un po' dall'alpinismo e rientrare nel mondo del trial, ho fatto la prima gara sociale di stagione del mio motoclub, un club formato quasi esclusivamente da trialisti.
Solita organizzazione, zone toste segnalate dalle frecce rosse e in questa occasione addirittura nere con passaggi difficilissimi fatti apposta per alcuni "ospiti illustri", zone blu e zone gialle...
Io mi aggrego al gruppo che segue le gialle, d'altronde voglio solo divertirmi e poi con una Fantic 301 del 1986 sono sufficienti, si guida copiato e la moto rende bene.
Termino la gara in ottima posizione lasciandomi alle spalle moto come GG, Beta Evo, eccetera.
Mi ritorna in mente il solito pensiero. le moto moderne hanno senso per un bacino di utenza che ne sa sfruttare solo il 10% delle possibilità? Oppure sono solo sfizi, seppur legittimi, per chi vuole a tutti i costi staccare un assegno a un rivenditore e godersi un giocattolo nuovo ma in realtà poi, cartellino alla mano, non cambia assolutamente nulla?
Nel mio caso il possesso di una moto storica è una precisa scelta personale, non ho e non intendo avere dei trial moderni e partecipo al campionato per moto storiche ma mi viene da riflettere sempre...